Regio V - Picenum
  Domus
 
ANCONA



   La domus si trova nell'area compresa tra via Matas e vicolo Orsini, sotto l'attuale palazzo Panzini Bevilacqua. L'abitazione si articola in numerosi ambienti disposti sui lati nord ed ovest di un'area porticata, che delimitava un ampio peristilio. Il portico si doveva sviluppare per circa 14,80 m sul lato nord ed era sorretto da otto colonne in laterizio, di cui al momento della scoperta erano visibili solo le basi. L'area del portico era pavimentata con mosaici in tessere bianche con inserzioni di file ortogonali di tessere scure, delimitate da una fascia nera.
   Nella parete di fondo si apriva una grande sala di rappresentanza, il cui pavimento è costituito da un mosaico a fondo nero con inserti di marmi colorati (opus scutulatum). Attiguo a questo ambiente è stato rinvenuto un secondo vano (vano nord), di cui si è conservata la soglia in pietra calcarea e la base degli stipiti in arenaria.
   Sul fianco occidentale del peristilio si disponevano altri vani; di particolare rilievo è l'ampia sala di rappresentanza con pavimentazione musiva in bianco e nero, databile al I sec. d.C. La sala presentava nell'angolo nord-est due semicolonne di ordine dorico, addossate alla parete e distanti tra loro 1,70 m; successivamente i fusti sono stati ricoperti con stucco e ornati con motivi di stile ionico. 
   Altri vani si disponevano a nord dell'ambiente: si tratta probabilmente di ambienti di servizio, mentre altre due stanze, separate dalle precedenti da una canaletta, sono forse riferibili ad un'altra abitazione. Ad una fase successiva della stessa domus sono invece ascrivibili i resti di cocciopesto e i frammenti di mosaico (vano sud), caratterizzati da un diverso orientamento, e visibili a sud del peristylium.  
   L'edificio sembra presentare almeno tre fasi edilizie: ad una prima fase, datata al I sec. a.C., testimoniata dall'impiego dei conci in arenaria, se ne sovrappone un'altra, attestata dall'uso del laterizio, a cui appartengono anche i mosaici a quota -1,5 m dal piano stradale, mentre ad una fase successiva possono essere ricondotti il frammento di cocciopesto e il vano sud, attestati a quota -1,4 m e caratterizzati da un orientamento differente.     

  
 
 
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